Crisi del ‘29
Inizialmente sembra che nel dopoguerra i paesi riescano a superare le difficoltà economiche (prestiti dagli USA, gran Bretagna e Francia ecc). Dato che ci sono stati molti prestiti ecc, si arriva a uno scambio circolare tra USA, Germania e Francia/UK.
Economia europea diventata dipendente dagli USA (quasi completamente fondi USA). USA paese isolazionista (rifiutano persino ONU), non vogliono porsi come leader dell’economia. Politica protezionistica (rifiuto della circolazione di merci straniere, anche tramite dazi) Sono prima potenza economica mondiale, dollaro quindi moneta principale per gli scambi, borsa Wall Street più importante del mondo. Dovuto anche a produzione industriale fordista. Gli anni 20 vengono chiamati “i ruggenti anni 20”. Donne diventano indipendenti e anticonformiste (grazie a emancipazione durante 1GM).
Questi cambiamenti portano a nuovi reazionari (conservatori, spesso razzisti), ostacolano immigrazione per proteggere identità bianca e impedire diffusione idee comuniste, socialiste e anarchiche.
Nasce KKK, buona parte della popolazione è identificabile tramite la sigla W.A.S.P. (bianchi anglosassoni protestanti).
USA aumenta esportazioni verso Europa, economia UE diventa strettamente legata a quella USA.
24 ottobre ‘29 corsa alla vendita delle azioni. Inizia qui crisi del ‘29, circolo vizioso di eventi che porta alla quasi disfatta economica degli USA. Quasi tutti ne sono affetti tranne URSS. Colloqui internazionali inutili, ogni stato è dedicato alla difesa della propria economia e cerca di scaricare i costi della crisi su altri stati (per primi USA tramite aumento dazi).
1932 contrazione dei commerci del 60%, economia fragile e contraddittoria, mancanza di collaborazione tra potenze.
1931 collassa sistema bancario europeo, prima Austria poi Germania. UK cerca di convertire il più possibile la sterlina in oro per non farla svalutare, ma non riesce (fine del dominio economico UK).
Politiche di austerità, taglio spesa pubblica e aumento tasse (cercano di raggiungere il pareggio di bilancio e non aumentare il debito pubblico). Aumenta però disoccupazione. Germania secondo paese industriale al mondo più colpito dalla crisi.
Sale governo cdx in Germania, misure economiche durissime. 6000000 di disoccupati, Hitler usa questo per salire al potere sfruttando malcontento popolare.
Francia ritarda la svalutazione della moneta, vivono però crisi più lunga (cambiano 18 governi in 7 anni).
UK primo ministro laburista rompe con il partito (che era contrario a riduzione spesa pubblica), si inserisce in partito dei conservatori.
Negli USA presidente cerca pareggio di bilancio tramite proibizionismo, strategia fallimentare e dannosa. Se ne accorge anche Roosevelt, candidato presidente, che crea New Deal (abbandona politiche liberiste, prestiti facilitati, aumentati sussidi a banche e a popolazione, sussidi alle imprese) che si avvicina molto al socialismo. Abbandona ricerca pareggio di bilancio e aumenta spesa pubblica. Attua riforme sociali (tasse ai ricchi, pensioni per vecchiaia senza contributi), varato NLRA (garantisce libertà sindacali ai lavoratori). I provvedimenti incontrano sempre opposizione, alcuni provvedimenti dichiarati anticostituzionali.
Keynes: solo intervento dello stato può garantire economia stabile.
Aumenta divario tra ricchi e poveri, ceto medio spaccato in due.
Auto diventa da bene di lusso a popolare (nuovi modelli che costano meno). Anche elettrodomestici iniziano a diventare popolari. Trionfa il cinema, intrattenimento per il grande pubblico.
Nuovi armamenti (sviluppo guerra aerea)